Madonna Lignea dell’Assunta

Carpi

Secolo XV-XVI

09/05/2016 – 23/11/2018

Rimozione meccanica del guano – Saggi di pulitura – Disinfestazione in anossia dell’intera statua ed accessori – Controllo del sistema di ferrature presente sia nella pedana sia nella nuvola e sua completa revisione – Revisione strutturale completa della parte lignea con interventi di consolidamento per iniezioni, di fissaggio di lesioni presenti e di integrazione delle parti lacunose – Rimozione degli strati di ridipintura con metodo selettivo – Pulitura della veste della Madonna – Indagine XRF sulla cromia originale sia della statua che della mandorla, indagine scientifiche in Radiografia Xdigitale e di datazione al radiocarbonio – Revisione completa della raggiera dorata – Stuccatura delle lacune e chiusura dei fori di tarlo – Integrazione pittorica a selezione cromatica su tutti gli elementi – Verniciatura finale protettiva

Il canonico carpigiano Pazzuoli attribuisce la statua a Gaspare Cibelli (o Sibecchi): componente della famiglia dei Sibecchi, famiglia di intagliatori che si trasferisce a Carpi nella prima metà del XV secolo dalle montagne lombarde e che è documentata in Emilia almeno fino alla metà del XVII secolo. La statua in origine non aveva la mandorla dei cherubini e i raggi, che risalgono quasi ad ottant’anni dopo la realizzazione della scultura. Ciononostante, la mandorla esterna doveva probabilmente far parte anche del progetto originario di Cibelli, come dimostrano le copie coeve dell’Assunta di primo Cinquecento.